Lorenzo Volpato, Pietro Sorato, Alessio Magarini
Da venerdì 7 a domenica 9 marzo l’Aleksandar Nikolić Hall di Belgrado, Serbia, ha ospitato l’omonima tappa dell’Adidas NextGen Euroleague 2025. Per l’occasione sono state invitate otto squadre U18, divise in Group A (Joventut Badalona, EA7 Emporio Armani Milan, Maccabi Tel Aviv, Crvena Zvezda Belgrade) e Group B (Pole France INSEP Paris, NextGen Team Belgrade, Partizan Mozzart Bet Belgrade, Dolomiti Energia Trento). Le Scarpette Rosse hanno perso in finale contro la selezione francese, il NextGen Team di Bottelli, Acunzo, Prato e Tomann ha chiuso al terzo posto, mentre l’Aquila Basket si è classificata settima.
DIEGO GARAVAGLIA (Olimpia Milano | Two-Way 3&D Wing | 198cm | 2007)
Stats (4 partite): 25:42 minuti, 12.5 punti (15/30 da 2, 2/13 da 3, 14/19 ai TL), 4.8 rimbalzi (4.0 difensivi, 0.8 offensivi), 4.2 assist, 0.0 stoppate, 3.0 palle rubate, 1.2 palle perse, 2.0 falli commessi, 4.2 falli subiti, 17.5 valutazione
Stats (per 36): 17.5 punti (5.2/10.5 da 2, 0.7/4.6 da 3, 4.9/6.6 ai TL), 6.7 rimbalzi (5.6 difensivi, 1.1 offensivi), 5.9 assist, 0.0 stoppate, 4.2 palle rubate, 1.7 palle perse, 2.8 falli commessi, 5.9 falli subiti, 24.5 valutazione
Leader tecnico ed emotivo milanese, ha sempre raggiunto la doppia cifra in tutte e quattro le sfide disputate, guadagnandosi un posto nell’All-Tournament Team. L’unico di Milano in grado di pareggiare l’atletismo francese in finale e, di conseguenza, l’unico capace di impensierire la difesa attaccando il pitturato con successo. Come sempre, ha dimostrato grande agonismo e intraprendenza, senza mai tirarsi indietro, assumendosi con determinazione le sue responsabilità da leader. Tuttavia, se alla NextGen Cup ci eravamo lasciati con ottime prestazioni al tiro, a Belgrado è stato fatto un passo indietro: non è mai riuscito ad entrare in ritmo da 3 punti come confermano le percentuali. Il 50% complessivo da 2 punti nasconde ulteriori difficoltà, soprattutto dal mid-range: se in penetrazione è stato spesso inarrestabile, le conclusioni dalla media sono state veramente poco precise. Un aspetto atipico ma puramente casuale è lo zero nella voce stoppate, poiché il suo apporto difensivo non è stato inferiore alle aspettative; anzi, è stato trascinante come di consueto.
LUIGI SUIGO (Olimpia Milano | Stretch Big | 220cm | 2007)
Stats (4 partite): 24:54 minuti, 12.5 punti (19/38 da 2, 2/8 da 3, 6/8 ai TL), 11.2 rimbalzi (6.5 difensivi, 4.8 offensivi), 1.5 assist, 1.8 stoppate, 2.2 palle rubate, 1.8 palle perse, 3.0 falli commessi, 1.8 falli subiti, 19.0 valutazione
Stats (per 36): 18.3 punti (6,9/13,9 da 2, 0.7/2.9 da 3, 2.2/2.9 ai TL), 16.4 rimbalzi (9.5 difensivi, 6.9 offensivi), 2.3 assist, 2.6 stoppate, 3.2 palle rubate, 2.6 palle perse, 4.4 falli commessi, 2.6 falli subiti, 27.9 valutazione
Sebbene non sia stato dominante come avrebbe potuto, ha comunque registrato numeri significativi, viaggiando oltre ad una doppia-doppia di media a partita. È stato un fattore quando coinvolto in movimento, totalmente l’opposto di quanto ci si aspetterebbe da un giocatore dalla sua fisionomia fisica, distinguendosi in diversi contropiedi e in situazioni dinamiche, vedi lob. Durante la fase a gironi, ha svolto un buon lavoro nella protezione del ferro, limitando le iniziative avversarie in area. In finale, con la sua fisionomia, ha avuto vita difficile contro la dinamicità ed esplosività dei lunghi francesi. Le poche volte in cui ha chiesto di essere servito spalle a canestro non è stato in grado di ottenere una ricezione profonda, nemmeno in circostanze di mismatch favorevoli. Nonostante sia stato poco incisivo nel crearsi un vantaggio dal post basso per concludere al ferro, ha comunque rappresentato una valida opzione come passatore. Tuttavia, è necessario un miglioramento nel suo gioco spalle a canestro, poiché attualmente risulta ancora troppo morbido per sfruttare appieno la sua unicità di centimetri e non limitare la sua pericolosità offensiva a lob o gioco perimetrale.
ACHILLE LONATI (Olimpia Milano | Shooting Guard | 195cm | 2007)
Stats (4 partite): 24:08 minuti, 15.8 punti (13/20 da 2, 11/40 da 3, 4/5 ai TL), 2.8 rimbalzi (2.5 difensivi, 0.3 offensivi), 3.8 assist, 0.2 stoppate, 0.5 palle rubate, 3.2 palle perse, 3.0 falli commessi, 1.8 falli subiti, 9.0 valutazione
Stats (per 36): 23.6 punti (4,8/7,4 da 2, 4.1/14.9 da 3, 1.4/1.8 ai TL), 4.2 rimbalzi (3.8 difensivi, 0.4offensivi), 5.7 assist, 0.3 stoppate, 0.7 palle rubate, 4.8 palle perse, 4.5 falli commessi, 2.7 falli subiti, 13.4 valutazione
Disputa un torneo dal sapore agro-dolce, riconfermandosi da una parte top-scorer (15.8 PPG) della squadra, come già avvenuto alle finali di LBA NextGen Cup, ma dall’altra protagonista di una finale al di sotto delle sue possibilità. Nell’esordio contro Badalona, è stato subito incisivo, permettendo all’Olimpia di prendere il largo sin da subito e indirizzare la partita, segnando 12 punti nel primo periodo di gioco. Durante tutta la manifestazione, è stato sorprendentemente più efficace nelle penetrazioni, specialmente quando è riuscito a evitare di concludere con contatto. Quando, invece, è entrato in contatto con il difensore, l’impatto fisico lo ha spesso sbilanciato, facendogli perdere equilibrio e mettendo in evidenza la necessità di lavorare a livello fisico. Nonostante alcune buone prestazioni, il recente rendimento al tiro continua ad essere troppo altalenante per i suoi standard, con momenti di grande fiducia e giornate no. Infatti, in finale ha sparato a salve da 3 punti (2/14), abbassando notevolmente le possibilità di vittoria di Milano. Inoltre, ha avuto difficoltà a creare vantaggi per l’attacco, limitandosi principalmente a tentare conclusioni per lo più forzate dalla distanza. Un possibile rimpianto, visto che le volte in cui ha realmente attaccato l’area, è riuscito a trovare il canestro. Anche nella gestione è apparso meno ordinato del solito, commettendo alcune palle perse gratuite, probabilmente dovute alla pressione difensiva di INSEP, decisamente superiore rispetto al livello del campionato italiano.
MATTIA CECCATO (Olimpia Milano | Secondary Ball-Handler | 196cm | 2007)
Stats (4 partite): 26:56 minuti, 13.5 punti (13/25 da 2, 7/14 da 3, 7/9 ai TL), 3.0 rimbalzi (2.5 difensivi, 0.5 offensivi), 3.8 assist, 0.8 stoppate, 1.8 palle rubate, 2.0 palle perse, 3.2 falli commessi, 2.0 falli subiti, 14.2 valutazione
Stats (per 36): 18.0 punti (4,4/8,4 da 2, 2.3/4,7 da 3, 2,3/3.0 ai TL), 4.0 rimbalzi (3.3 difensivi, 0.7 offensivi), 5.1 assist, 1.1 stoppate, 2.4 palle rubate, 2.7 palle perse, 4.3 falli commessi, 2.7 falli subiti, 18.9 valutazione
Il giocatore più in forma e decisamente il migliore per rendimento nella compagine meneghina. Primo per minuti giocati (26:56 mpg) tra i suoi compagni, secondo solo a Lonati per media punti(13.5), e soprattutto è stato l’unico in grado di mantenere una continuità al tiro per tutto il torneo. Ha infatti realizzato con eccellenti percentuali al tiro: 52% da 2, 50% da 3, e 77% ai tiri liberi. In campo si è distinto per la capacità di aumentare il ritmo dell’attacco di Milano attraverso cambi di velocità che, combinati ad un buon ball-handling, rappresentano un tratto fondamentale del suo gioco. Dalle sue prestazioni è emersa anche la sua grande facilità nel raccogliere velocemente dal palleggio e realizzare in faccia al difensore. Sfruttando il tempismo giusto, è stato capace di segnare anche contro i lunghi, prendendoli in contropiede, senza dover ricercare una maggiore separazione per evitare la stoppata. A causa della sua struttura fisica snella, ha preferito non ricercare i contatti quando attaccava, mentre spesso è stato identificato dalla squadra avversaria come punto debole da attaccare.
FALLOU MBOW (Olimpia Milano | Roll & Cut Big | 209cm | 2008)
Stats (4 partite): 12:48 minuti, 2.8 punti (5/6 da 2, 0/0 da 3, 1/2 ai TL), 5.5 rimbalzi (3.8 difensivi, 1.7 offensivi), 0.0 assist, 1.0 stoppate, 0.8 palle rubate, 1.0 palle perse, 3.0 falli commessi, 1.0 falli subiti, 6.5 valutazione
Stats (per 36): 7.9 punti (4,4/8,4 da 2, 2.3/4,7 da 3, 2,3/3.0 ai TL), 15.5 rimbalzi (10.7 difensivi, 4.8 offensivi), 0.0 assist, 2.8 stoppate, 2.2 palle rubate, 2.8 palle perse, 8.5 falli commessi, 2.8 falli subiti, 18.3 valutazione
Lungo proveniente dalla Pallacanestro Brescia, si è unito in prestito al gruppo Olimpia per portare caratteristiche complementari, come maggiore dinamicità e verticalità, al reparto lunghi già composto da Suigo e Cortellino. Rispetto a Bellinaso, ha incontrato maggiori difficoltà a inserirsi nel sistema milanese, non certo agevolato dall’alto livello di atletismo e durezza fisica imposta dalla competizione. All’esordio ha faticato tremendamente nel matchup contro Ian Platteeuw (premiato nell’All-Tournament Team), trovandosi in difficoltà sia nelle letture difensive di Pick & Roll sia in situazioni di 1vs1. Spesso non è riuscito a trovare le corrette misure difensive, posizionandosi in una zona intermedia che lo ha penalizzato, compromettendo sia la possibilità di aggredire l’avversario sia di effettuare un aiuto e recupero. In finale, la netta disparità di chili e atletismo contro i lunghi di INSEP ha ulteriormente limitato il suo impatto sulla partita. Nonostante le difficoltà, ha garantito una solida presenza a rimbalzo su entrambe le metà campo, chiudendo la tre giorni serba con una media di 5.5 rimbalzi a partita in soli 12:48 minuti di utilizzo medio.
WERTHER BELLINASO (Olimpia Milano | Shooting Guard | 194cm | 2008)
Stats (4 partite): 15:14 minuti, 5.0 punti (2/5 da 2, 5/11 da 3, 1/3 ai TL), 1.5 rimbalzi (1.0 difensivi, 0.5 offensivi), 0.5 assist, 0.0 stoppate, 0.5 palle rubate, 0.0 palle perse, 2.2 falli commessi, 0.8 falli subiti, 3.0 valutazione
Stats (per 36): 11.8 punti (1,1/2,9 da 2, 2.9/6,5 da 3, 0,01/1.7 ai TL), 3.5 rimbalzi (2.4 difensivi, 1.1 offensivi), 1.2 assist, 0.0 stoppate, 1.2 palle rubate, 0.0 palle perse, 5.2 falli commessi, 1.9 falli subiti, 7.1 valutazione
In prestito da Derthona Tortona e alla sua prima partecipazione nella NextGen Euroleague, è riuscito a integrarsi in modo intelligente nel sistema Olimpia, guadagnandosi minuti sul parquet e ritagliandosi un proprio spazio grazie alle sue migliori qualità. In particolare, uscendo dalla panchina, si è fatto trovare pronto come tiratore sugli scarichi, realizzando oltre 1 tripla di media a partita. Ottimo tiratore in catch & shoot, abile a mantenere corrette spaziature offensive e a punire la difesa dagli angoli, ha rappresentato un’ulteriore opzione offensiva per l’attacco milanese. La sua presenza sul parquet ha permesso a coach Catalani di allargare ulteriormente il campo in attacco e aumentare la pericolosità sugli esterni. Un dato particolarmente significativo riguarda le palle perse: zero in tutto il torneo, a testimonianza della sua capacità di adattarsi rapidamente al nuovo contesto e creare un’intesa vincente coi nuovi compagni. Agendo da puro role-player, il suo contributo è derivato principalmente dalle sue doti al tiro, senza offrire ulteriori particolari spunti di riflessione. Sul piano difensivo, ha mostrato una buona applicazione, distinguendosi per attenzione e energia. In finale, come il resto della squadra, ha sofferto la superiorità fisica parigina.
PATRICK HASSAN (Dolomiti Energia Trento | Primary Ball Handler | 185cm | 2007)
Stats (4 partite): 36:11 minuti, 12.8 punti (6/26 da due, 12/26 da tre, 3/7 ai tiri liberi), 2.2 rimbalzi (1.7 difensivi, 0.5 offensivi), 5.0 assist, 0.0 stoppate, 2.2 palle rubate, 4.2 palle perse, 4.0 falli subiti, 1.8 falli commessi, 10.5 valutazione
Stats (per 36): 12.8 punti (1.5/6.5 da due, 3.0/6.5 da tre, 0.8/1.8 ai tiri liberi), 2.2 rimbalzi (1.7 difensivi, 0.5 offensivi), 5.0 assist, 0.0 stoppate, 2.2 palle rubate, 4.2 palle perse, 4.0 falli subiti, 1.8 falli commessi, 10.5 valutazione
Leader indiscusso di Trento, che, anche a causa di una mancanza di talento offensivo nel roster trentino, è stato chiamato a gestire gran parte dei possessi offensivi della squadra, dovendosi prendere un notevole volume di responsabilità. Rispetto al livello a cui è abituato in Under 19 Eccellenza, a Belgrado Hassan ha fatto molta fatica ad arrivare al ferro per via di difese più fisiche e preparate, lo dimostrano i pochi viaggi guadagnati in lunetta e le tante conclusioni tentate dal midrange. In compenso, il nativo di Roma ha saputo punire efficacemente le difese con il tiro dalla lunga distanza, nel suo bagaglio tecnico oltre alle diverse triple in catch and shoot tentate anche da ben oltre i 6,75, troviamo una sufficiente varietà di soluzioni dal palleggio, che sia dopo un crossover, uno step back o un semplice arresto tiro in uscita da un pick and roll, la sua meccanica compatta gli permette di rilasciare il tiro appena la difesa fa un passo indietro, in particolare preferisce raccogliere la palla dopo un palleggio di mano sinistra.
Per quanto riguarda le opportunità create per i compagni, l’ex giocatore di Bassano è in grado di eseguire letture elementari in situazioni di pick and roll, ha una buona visione di gioco in transizione e riesce spesso a servire i taglianti sulla linea di fondo ma quando si trova di fronte a squadre che alternano diversi PNR coverage oppure quando deve creare vantaggi in situazioni di gioco rotto è facile che cada in errori banali o palle perse. Nella metà campo difensiva il play della Dolomiti Energia è molto attivo sulle linee di passaggio e la sua aggressività sulla palla lo facilita nel recuperare palloni; in particolare è stato spesso protagonista di raddoppi inaspettati dagli attacchi avversari che Giovanni Molin ha utilizzato a sprazzi nel corso del torneo per evitare mismatch sul perimetro.
CHEICKH NIANG (Dolomiti Energia Trento | Athletic Wing | 191cm | 2008)
Stats (4 partite): 21:59 minuti, 7.0 punti (9/19 da due, 2/14 da tre, 4/5 ai tiri liberi), 4.8 rimbalzi (3.8 difensivi, 1.0 offensivi), 0.8 assist, 1.0 stoppate, 1.2 palle rubate, 3.2 palle perse, 2.8 falli subiti, 2.2 falli commessi, 5.8 valutazione
Stats (per 36): 11.5 punti (3.7/7.8 da due, 0.8/5.7 da tre, 1.6/2.0 ai tiri liberi), 7.9 rimbalzi (6.2 difensivi, 1.6 offensivi), 1.3 assist, 1.6 stoppate, 2.0 palle rubate, 5.2 palle perse, 4.6 falli subiti, 3.6 falli commessi, 9.5 valutazione
Prospetto che, dopo questo torneo, avrà sicuramente guadagnato ulteriori attenzioni nonostante delle prestazioni non estremamente efficienti. Dell’ala nata nel 2008 si notano immediatamente l’atletismo e il modo di muoversi che lo rendono difficile da fermare in transizione dove non fatica ad arrivare sopra al ferro. Date le difficoltà offensive della squadra di coach Giovanni Molin, Niang ha dovuto cimentarsi nell’1 contro 1 a metà campo più di quanto sia abituato, ha però fatto intravedere dei flash di ball-handling piuttosto interessanti: esitazioni, crossover rapidi manipolando la palla fuori dal suo frame e accelerazioni che fanno ben sperare. Purtroppo non è raro vederlo finire fuori equilibrio tentando questi movimenti, è più comune una sua palla persa per mancanza di coordinazione del corpo che per incapacità di battere l’avversario che, anzi, non fa fatica a lasciare alle spalle. Le percentuali da dietro l’arco riflettono la fluidità della meccanica di tiro, che comporta un esagerato sbilanciamento in avanti da aggiustare al più presto, una nota positiva è che non perde completamente fiducia neanche dopo tiri largamente fuori misura. Inoltre una volta che decide di attaccare è difficile che prenda in considerazione l’idea di scaricare il pallone, portandolo ad ulteriori palle perse, a Belgrado 3 assist e 13 palle perse totali per in quattro partite. Forse il più positivo per la Dolomiti Energia nella metà campo difensiva: intensità, lunghe leve, deterrente sulle linee di passaggio e motore difensivo infinito; le sue stoppate spettacolari in chase-down non sono passate inosservate. Da migliorare l’awareness difensiva lontano dalla palla, spesso l’aiuto da parte sua arrivava ma sempre con un secondo di ritardo.
MARIO MACHETTI (Dolomiti Energia Trento | Secondary Ball Handler | 183cm | 2009)
Stats (4 partite): 25:53 minuti, 9.5 punti (8/18 da due, 6/36 da tre, 4/5 ai tiri liberi), 2.0 rimbalzi (1.2 difensivi, 0.8 offensivi), 1.2 assist, 0.0 stoppate, 0.5 palle rubate, 0.5 palle perse, 1.8 falli subiti, 2.2 falli commessi, 1.8 valutazione
Stats (per 36): 11.3 punti (2.8/6.2 da due, 2.1/11.2 da tre, 1.4/1.7 ai tiri liberi), 2.8 rimbalzi (2.4 difensivi, 0.7 offensivi), 1.7 assist, 0.0 stoppate, 0.7 palle rubate, 0.7 palle perse, 2.5 falli subiti, 3.0 falli commessi, 2.5 valutazione
Uno dei giocatori più giovani del torneo, il play di Trento infatti non compirà 16 anni fino al 13 aprile. Nonostante l’età, Machetti non ha esitato a prendersi responsabilità nei momenti di difficoltà, il buzzer beater contro il Maccabi per conquistare il settimo posto ne è la prova. Probabilmente il migliore per ball-handling della compagine trentina, l’ex giocatore di Siena è stato uno dei pochi a creare sporadicamente dei vantaggi partendo dall’1 contro 1, tuttavia in generale è stato un po’ esitante, anche per il livello fisico nettamente superiore a quello a cui è abituato, ad attaccare il pitturato, soprattutto di fronte a mismatch a livello di velocità. Per quanto riguarda il tiro da fuori invece, raramente ha avuto incertezze (9 triple tentate a partita), a volte accontentandosi; grazie ad un rilascio molto veloce e ad un discreto footwork riesce a punire le difese che passano sotto ai blocchi. Deve ancora imparare a riconoscere quando un tiro è troppo affrettato ma il fatto che non perda fiducia dopo diversi errori è una buona base su cui costruire. Gestione del pick and roll ancora da costruire ma i presupposti sono buoni, ha fatto vedere buoni flash nel servire il rollante e la sponda che sale dall’angolo. Spesso negativo il suo impatto difensivo nonostante una struttura fisica compatta, con i suoi mezzi fisici attuali, deve rendere l’intensità e il motore difensivo delle costanti per non essere un bersaglio costante.
CESARE PLACINSCHI (Dolomiti Energia Trento | Versatile Big | 205cm | 2007)
Stats (4 partite): 27:46 minuti, 8.5 punti (16/31 da due, 0/6 da tre, 2/3 ai tiri liberi), 5.0 rimbalzi (4.2 difensivi, 0.8 offensivi), 2.2 assist, 0.5 stoppate, 0.8 palle rubate, 1.8 palle perse, 2.0 falli subiti, 2.8 falli commessi, 9.0 valutazione
Stats (per 36): 10.9 punti (5.1/10.0 da due, 0.0/1.9 da tre, 0.6/1.0 ai tiri liberi), 6.4 rimbalzi (5.4 difensivi, 1.0 offensivi), 2.8 assist, 0.6 stoppate, 1.0 palle rubate, 2.3 palle perse, 2.6 falli subiti, 3.6 falli commessi, 11.6 valutazione
Protagonista inaspettato della tappa di Belgrado, il nativo di Pietra Ligure è un giocatore dalla struttura fisica importante che ha qualità tecniche ancora limitate ma compensa con fisicità e astuzia. Spesso schierato da numero quattro, Placinschi si è distinto soprattutto nell’efficacia del suo gioco in post basso, dove spesso è più rapido dei pari ruolo e da cui sa premiare i tagli a canestro dei compagni. Lui stesso sa trovare il momento giusto per tagliare sulla linea di fondo e concludere proteggendosi al ferro, e quando può correre in transizione non si tira indietro. In ottica di un eventuale sviluppo da ala, il giocatore di origini rumene deve costruire un tiro dalla lunga distanza che ancora sembra non essere nel suo arsenale e imparare ad attaccare più spesso i closeout dal perimetro. In difesa e a rimbalzo ha portato solidità, colmando alcune lacune dei suoi compagni, in particolare mettendo il corpo di fronte alle penetrazioni avversarie e facendo tagliafuori, sembra mancargli la mobilità di piedi per tenere i piccoli sul perimetro.
PRINCE LUMENA (Dolomiti Energia Trento | Roll + Cut Big | 205cm | 2007)
Stats (4 partite): 17:12 minuti, 5.8 punti (10/19 da due, 0/0 da tre, 3/5 ai tiri liberi), 4.0 rimbalzi (2.8 difensivi, 1.2 offensivi), 0.0 assist, 0.0 stoppate, 0.2 palle rubate, 0.5 palle perse, 1.0 falli subiti, 1.5 falli commessi, 6.2 valutazione
Stats (per 36): 12.3 punti (5.3/10.1 da due, 0.0/0.0 da tre, 1.6/2.6 ai tiri liberi), 8.5 rimbalzi (5.9 difensivi, 2.5 offensivi), 0.0 assist, 0.0 stoppate, 0.4 palle rubate, 1.1 palle perse, 2.1 falli subiti, 3.2 falli commessi, 13.1 valutazione
Giocatore in prestito dalla Stella EBK Roma, è la seconda esperienza per lui all’ANGE, infatti nel 2023 ha partecipato alla tappa di Zadar con la maglia della Stella Azzurra Roma. Lumena è un centro tradizionale leggermente undersized ma ben sviluppato fisicamente, ed è evidente come, anche grazie alle numerose esperienze vissute giocando sotto età, abbia acquisito una certa maturità cestistica. Il nativo del Congo compensa parzialmente l’assenza di esplosività con un tocco abbastanza educato nei pressi dell’area, l’arma a cui si affida più frequentemente e il semigancio da centro area, che sa eseguire con entrambe le mani, tuttavia il suo arsenale offensivo al momento non si espande oltre. Alla tappa di Belgrado ha saputo scuotere la squadra in momenti di difficoltà con giocate di intensità e di voglia come rimbalzi in attacco e falli subiti. Dall’altro lato del campo ha avuto un po’ di difficoltà quando si è trovato accoppiato con esterni più veloci ma ha un buon senso della posizione nei pick and roll e nonostante un atletismo non strabordante sa come far trovare un muro ai penetratori avversari.
KAUR KENNERTH TOMANN (Stella Azzurra Roma | Versatile Forward | 204cm | 2007)
Stats (4 partite): 23:00 minuti, 11.0 punti (12/19 da 2, 4/13 da 3, 8/11 ai TL), 3.5 rimbalzi (3.0 difensivi, 0.5 offensivi), 0.5 assist, 1.0 stoppate, 0.5 palle rubate, 1.2 palle perse, 1.5 falli commessi, 2.2 falli subiti, 11.0 valutazione
Stats (per 36): 17.2 punti (4.7/7.4 da 2, 1.6/5.1 da 3, 3.1/4.3 ai TL), 5.5 rimbalzi (4.7 difensivi, 0.8 offensivi), 0.8 assist, 1.6 stoppate, 0.8 palle rubate, 1.9 palle perse, 2.3 falli commessi, 3.4 falli subiti, 17.2 valutazione
Arrivato in Italia la scorsa stagione, l’estone classe 2008 ha avuto due estati molto positive con la propria nazionale – Europeo U16 B del 2023: 13.3 punti, 7.0 rimbalzi e 2.3 assist | Europeo U18 B del 2024: 15.7 punti, 6.0 rimbalzi e 0.7 assist – che gli sono valse la prima offerta collegiale da Tarleton State University, l’ateneo in cui ha giocato e studiato Emmanuel Innocenti prima di Gonzaga University. Escluso Aaron Towo-Nansi è stato il miglior performer per Team NextGen Belgrade nell’arco dei tre giorni. Alto 204cm e con un fisico ancora curvilineo, potrebbe fare un ulteriore salto di qualità se trasformasse 7/8kg. In campo è molto versatile e fluido, è un connector discreto e gioca molto bene senza la palla, taglia spesso ogni azione e cerca di essere quasi sempre presente a rimbalzo in attacco. Con la palla in mano ha fatto intravedere dei flash interessantissimi, come lo step back da tre punti dall’angolo destro contro il Partizan, l’eurostep centrale con appoggio di mancino contro Badalona, il pop, finta di tiro, due palleggi verso il cuore dell’area, bump e separazione, finta di tira, step through sempre contro Badalona e il pick and roll splittato contro Trento concluso con un “and one”. Ha una buona meccanica, un discreto punto di rilascio e spin della palla quando tira (4/13 a Belgrado, 10/29 in U19 Eccellenza, 4/14 in Nazionale U18). Difensore nella media, ha avuto qualche stop rilevante, contro INSEP Paris tre stoppate.
IVAN PRATO (Pallacanestro Varese | Point Forward | 206cm | 2007)
Stats (4 partite): 19:05 minuti, 4.2 punti (5/13 da 2, 2/9 da 3, 1/2 ai TL), 3.6 rimbalzi (1.8 difensivi, 1.8 offensivi), 1.5 assist, 0.5 stoppate, 0.5 palle rubate, 1.5 palle perse, 2.2 falli commessi, 0.8 falli subiti, 3.0 valutazione
Stats (per 36): 7.9 punti (2.4/6.2 da 2, 0.9/4.3 da 3, 0.5/0.9 ai TL), 6.8 rimbalzi (3.4 difensivi, 3.4 offensivi), 2.8 assist, 0.9 stoppate, 0.9 palle rubate, 2.8 palle perse, 4.2 falli commessi, 1.5 falli subiti, 5.7 valutazione
In Argentina è soprannominato il “Gran Proyecto” e il “Lunguito”, a dimostrazione di quanto la nazione sudamericana punti sulla sua crescita, insieme a Felipe Minzer, per dare il via a un nuovo ciclo cestistico. Al Mondiale U17 di questa estate, con l’Albiceleste, ha realizzato 6.9 punti, 3.3 rimbalzi e 1.0 assist, mentre in campionato sta viaggiando a 15.8 punti, 10.3 rimbalzi e 1.8 assist in U19 Eccellenza e 10.2 punti, 6.3 rimbalzi e 0.9 assist a partita in Serie B Interregionale. Di ritorno da un’ottima spedizione in America per il Basketball Without Borders Global Camp, in cui è stato inserito nell’All-Star Selection, cioè tra i 10 migliori prospetti della classe 2007 al mondo, la “Joya” ha invece faticato a rispettare le aspettative a Belgrado. Dotato di skills da esterno puro, Prato è senza ombra di dubbio il giocatore con più talento di tutto l’evento e uno dei più talentuosi al mondo, però non si applica e si “accontenta”. Visto giocare per la prima volta nel 2022 al FIBA U15 South American Championship, in cui aveva dominato la competizione, da allora la tendenza è che l’impatto che sta avendo nelle manifestazioni sia progressivamente inferiore. Arrivato in Italia ad agosto 2023, ad inizio settembre partecipò ad un torneo con la Pallacanestro Varese in cui scrivemmo “i mezzi fisici e il footwork per essere un ottimo difensore ci sono, la voglia no”, mentre dieci giorni dopo, durante la prima partita assistita dal vivo al Summer JIT U17 di Lissone, si fece espellere. In attacco in prospettiva è un talento da NBA, può palleggiare, può tirare da tre, ha un ottimo soft touch, può passarla, è dinamico, però non è né atletico né verticale e porta blocchi leggerissimi. In difesa riportammo che “sull’altro lato del campo il registro cambia, con un commitment difensivo che è bassissimo. L’unica nota positiva è il timing a stoppare. A rimbalzo non ci va mai e quando c’è non è aggressivo e non fa tagliafuori. Sul perimetro viene battuto spesso e lontano dalla palla il suo diretto avversario tira quasi sempre libero perchè è troppo lontano ed in ritardo” a Belgrado e durante la stagione l’impegno in difesa è aumentato rispetto ad allora, ma comunque ancora insufficiente. Nella partita più importante, contro INSEP Paris, si è autoescluso uscendo per cinque falli commettendone uno normale + tre inutili + fallo tecnico. Il talento e le doti sono enormi, quando si applica è un prospetto NBA, quando perde la motivazione e la concentrazione è un giocatore da Serie A2.
THOMAS ACUNZO (Napoli Basket | Glue Big | 205cm | 2008)
Stats (4 partite): 17:53 minuti, 4.2 punti (8/14 da 2, 0/2 da 3, 1/2 ai TL), 5.8 rimbalzi (3.8 difensivi, 2.0 offensivi), 0.2 assist, 0.5 stoppate, 0.5 palle rubate, 1.2 palle perse, 2.0 falli commessi, 1.0 falli subiti, 6.5 valutazione
Stats (per 36): 8.4 punti (4.0/7.0 da 2, 0.0/1.0 da 3, 0.5/1.0 ai TL), 11.6 rimbalzi (7.6 difensivi, 4.0 offensivi), 0.4 assist, 1.0 stoppate, 1.0 palle rubate, 2.4 palle perse, 4.0 falli commessi, 2.0 falli subiti, 13.0 valutazione
E’ il fratello minore di Mattia Acunzo, ala classe 2000 della Gema Montecatini, e figlio di Claudio Acunzo, ex giocatore degli gli anni ‘90 e 2000 nonché campione d’Italia con la Juvecaserta nel 1991. Nato a Caserta, ma cresciuto a Cagliari, il classe 2008 è arrivato a Napoli in estate dopo aver giocato la scorsa stagione con l’Aquila Basket Trento. Attualmente alto 205cm e con un atletismo sotto la media, dovrà sviluppare un gioco perimetrale da ala se non crescerà ancora qualche centimetro (il fratello e il padre sono alti rispettivamente 203cm e 204cm), altrimenti difficilmente potrà giocare in Serie A da lungo. A Belgrado ha ricoperto il ruolo di glue guy del frontcourt, guadagnandosi minuti importanti grazie all’energia e alla vocalità portata in campo, oltre che alle prestazioni deludenti di alcuni compagni nel suo stesso ruolo. Non è ancora in pieno controllo del proprio corpo ed è leggermente scoordinato. In attacco ha rubato qualche canestro facendosi trovare nel momento giusto al posto giusto, mentre a rimbalzo, sia offensivo che difensivo, ha un ottimo posizionamento e non essendo un lungo verticale, tende a catturarli (3.8 difensivi e 2.0 offensivi) non facendo un unico salto forte ma con piccoli saltelli e braccia alte per indirizzare la palla verso di sé, in stile Saint Mary’s University – contro lunghi più alti (ex. Ian Platteeuw) o fisici (ex. Daniel Balde) ha infatti faticato a reggere il confronto con questa sua tendenza. Bravo negli short roll, contro il Partizan ha segnato un bel floater e servito un assist per l’angolo sinistro. In difesa cerca di non commettere mai fallo e tenere le braccia alte sui pick & roll e sulle penetrazioni. La meccanica di tiro deve essere sistemata. Si muove discretamente bene ad orologio in area, mentre, come detto in precedenza, non è ancora in pieno controllo del corpo e questo ha portato a tiri non in equilibrio nel pitturato.
FEDERICO BOTTELLI (Pallacanestro Varese | Guard | 192cm | 2008)
Stats (4 partite): 10:09 minuti, 1.8 punti (1/2 da 2, 1/6 da 3, 2/2 ai TL), 1.0 rimbalzi (1.0 difensivi, 0.0 offensivi), 0.8 assist, 0.0 stoppate, 1.0 palle rubate, 1.5 palle perse, 0.0 falli commessi, 1.5 falli subiti, 3.0 valutazione
Stats (per 36): 6.5 punti (0.9/1.8 da 2, 0.9/5.4 da 3, 1.8/1.8 ai TL), 3.6 rimbalzi (3.6 difensivi, 0.0 offensivi), 2.9 assist, 0.0 stoppate, 3.6 palle rubate, 5.4 palle perse, 0.0 falli commessi, 5.4 falli subiti, 10.8 valutazione
E’ il fratello minore di Edoardo Bottelli, guardia classe 2005 della LUISS Roma, e nipote di Andrea Bottelli, ex giocatore degli anni ‘90. Dopo un ottimo Europeo U16 terminato con 11.6 punti, 3.9 rimbalzi e 1.1 assist e una grande stagione in corso con la canotta della Pallacanestro Varese da 26.2 punti di media in U17 Eccellenza e 5.3 punti, 2.5 rimbalzi, 1.4 assist e 1.0 recuperi in Serie B Interregionale, il classe 2008 ha avuto, purtroppo, un impatto minimo alla tappa di Belgrado dell’Adidas NextGen Euroleague 2025. In un roster composto da sei classe 2007, cinque classe 2008 e un classe 2009, con soli 40:36 minuti totali giocati nell’arco di quattro partite è stato il secondo giocatore meno utilizzato da coach Balbay. Le sue due partite migliori sono state contro l’Aquila Basket Trento (5 punti, 1 rimbalzo, assist, 1 recupero, 1 persa, 1 fallo subito e 6 di valutazione) e il Partizan Belgrado (2 punti, 2 rimbalzi, 1 assist, 3 recuperi, 4 perse, 4 falli subiti e 5 di valutazione), mentre contro INSEP Paris e Joventut Badalona la sua presenza in campo è stata marginale. Non è ancora pronto per avere un ruolo a questo livello e l’esperienza che ha vissuto è stata fondamentale per capire gli aspetti del gioco che deve migliorare. In difesa ha cercato di portare energia, si è però schiantato spesso sui blocchi e non è riuscito a navigare efficacemente tra essi, mentre sul perimetro non è ancora abbastanza veloce per tenere le guardie avversarie. In attacco ha segnato una tripla dall’angolo destro e un floater nel centro dell’area dopo due palleggi dall’ala sinistra, mentre le skills per non rimanere monodimensionale e poter fare anche il playmaker sono insufficienti, talvolta ha sbagliato le scelte da prendere e quando ha avuto la palla in mano ha perso palloni per passaggi intercettati e facilmente leggibili.