Intervista a Denis Badalau

Denis Badalau, ala di 202cm classe 2006 ex Olimpia Milano, ha vissuto una stagione ricca di esperienze (BWB Europe, ANGT Belgrado, ANGT Finals, LBA NextGen Cup, Finali Nazionali U19, Adidas Eurocamp, Europeo U20 B, etc) culminata con la firma di un contratto quadriennale con l’Aquila Basket Trento. Ad inizio giugno, all’Adidas Eurocamp di Treviso, abbiamo avuto il piacere di parlare con il prospetto rumeno del suo arrivo in Italia, di quello che prova nel rappresentare la Romania e molto altro.

Come hai iniziato a giocare a pallacanestro?

Nella città in cui sono nato, Giurgiu, all’epoca la squadra giocava nella massima lega rumena e ogni tanto, insieme ai miei fratelli, andavo a vedere le partite. Uno dei giocatori allenava anche i bambini e quando avevo cinque anni dissi a mia madre che mi avrebbe fatto piacere provare, lei mi portò e dopo un po’ le dissi che mi piaceva e che volevo continuare.

Sei arrivato in Italia a Todi nel 2021…

Ho giocato la mia ultima stagione in Romania in U15. In quell’anno avevo delle statistiche impressionanti e alle finali nazionali uscimmo ai quarti, fortunatamente una squadra piccola come Todi mi vide e chiamò il presidente della società (Laguna Sharks) e i miei genitori. Quell’estate andai a Todi a vedere le strutture e l’allenatore, mi piacque e inoltre non volevo più rimanere in Romania, volevo uscire dalla mia comfort zone, quindi non ci pensai due volte e accettai.

Cosa provi nel rappresentare la Romania?

Nei vari camp (Adidas Eurocamp, NBA BWB Europe, etc), nel campionato italiano e all’ANGT sono molto orgoglioso di rappresentare la Romania. In questo momento sono l’unico rumeno che riesce a fare queste esperienze e negli ultimi anni solo un altro ci è riuscito, Emanuel Cate. Quando mi chiedono da dove vengo e rispondo “Romania” sono molto fiero, so che rappresento la mia nazione in qualsiasi posto vada a giocare.

Cos’hai imparato alle finali di Berlino dell’ANGT?

Sicuramente ho imparato che se voglio giocare ad alto livello devo allenarmi sempre con quei giocatori. Il livello della competizione era altissimo, abbiamo incontrato prospetti NBA e ragazzi che giocano con le rispettive squadre senior. Quindi sì, ho capito soprattutto che per giocare ad un certo livello devi competere ogni giorno contro quelle persone.

Hai qualche talento nascosto?

Non ho un vero e proprio talento nascosto, cucino e so giocare a calcio.

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