NoviPiù Cup U17 – Tappa di Forlì: Recap

Quest’anno la prima tappa della NoviPiù Cup U17 si è tenuta alla Unieuro Arena di Forlì, dal 24 al 26 novembre. Oltre a 6 società italiane (Bassano, Borgomanero, Stella Azzurra, Forlì, Roseto e Tortona) hanno partecipato anche due club internazionali: IBAM Munich e Zalgiris Kaunas. Un ventaglio di talenti compresi tra il 2007 e il 2009. A spuntarla è stata l’Orange1 Bassano in un’accesa finale con la Stella Azzurra Roma; terzo posto per lo Zalgiris trascinati da uno dei migliori prospetti europei della classe 2007, Dovydas Buika. Di seguito un recap sui cinque prospetti “italiani” più interessanti del torneo: 

MAIKCOL PEREZ (Orange1 Bassano | Ala | 2007 | #23)

L’ala di Bassano ha mostrato un jumper decisamente più smooth dalla media distanza e un ulteriore perfezionamento dei suoi punti forti: overhand layup con la mano forte appoggiato al vetro cadendo leggermente indietro, la spin move per prendere il fondo con la sinistra e la verticalità a protezione del ferro. Contro Roma, in finale, si è imposto segnando 36 punti. Ha lavorato bene anche sui tempi di lettura dei raddoppi in post basso, la palla esce più veloce trovando Carnevale in visione. Lo strapotere fisico gli consente di accumulare una quantità di giri in lunetta spropositata (36 liberi tentati) e può cambiare senza problemi sui piccoli meglio di quanto fatto vedere alle ultime Finali Nazionali. Se ci sta compararlo a Banchero come stile di gioco, le cose da affinare (ma senza fretta, ricordiamo che ha compiuto 16 anni l’1 Dicembre) sono:

  • Il tiro da 3 (per ora poco esplorato, 1/6 in tutta la manifestazione)
  • La selezione di tiro fuori dagli isolamenti
  • Fargli giocare più pick and roll da palleggiatore
  • Scaricare il pallone vedendo un po’ più spesso il passaggio prima dell’assist

RICARDS AIZPURS (Stella Azzurra Roma | Combo Guard | 2008 | #5)

La cosa incredibile di questo ragazzo è saper già giocare a pace differenti a 15 anni. E’ una combo guard di 195cm, “compatto” in tutto ciò che fa in campo. Sprint, stop, hesi, accelerazione. La sua capacità di cambiare con questa disinvoltura a seconda dell’opportunità di agire che gli dà il campo (capisce già quando può invitare il lungo a giocare re-screen nei tempi corretti o come gestire lo snake dribble per separarsi e cambiare binario) gli sarà preziosa crescendo; gli consentirà di sviluppare un gioco da secondary ball handler vitale per un esterno ad alto livello e che già in parte sta costruendo benché ci sia Curbelo come portatore principale e Pastre e Granai siano dotati di maggiore playmaking. A Forlì, l’esterno della Stella Azzurra ha fatto vedere anche ottimi lampi da tiratore, sia spot up che creando in prima persona (ha tirato con il 42% da 3, 8/19). Spalle e deltoidi ben strutturati per assorbire contatti, ma anche per cambiare mano in volo attaccando la linea di fondo. Un mix di forza e coordinazione forse anche sviluppati praticando altre attività sportive come lancio del disco nella sua madre patria, in Lettonia. Un atleta con pochi nei, cosa che può accendere una piccola spia magari proprio sui suoi margini di crescita (dove può trovarsi il suo ceiling se ha già movimenti e letture avanzate). Unica carenza visibile: salita in fase di caricamento di tiro abbastanza lenta.  

GABRIELE PEDROTTI (Unieuro Forlì | Spot Up Shooting Wing | 2007 | #37)

Proveniente dal settore giovanile della Polisportiva Cesenatico 2000 da cui sono confluiti anche David Bonomi – ritrovato compagno di squadra – e Tommaso Pillastrini, finito a College Borgomanero e diretto avversario proprio in questa NoviPiù Cup. L’ala di Forlì ha piazzato 24 punti con 4/8 da 3 punti contro lo Zalgiris, ma a stupire sono certe somiglianze nel gioco all’attuale ala dell’Urania Milano, Matteo Cavallero. Spot Up shooting wing, ottimo uso della mano sx, ottimo controllo del perno per finire usando l’up&under con delle varianti, capacità di tirare bene anche fuori ritmo; quindi una serie di skills, in un corpo di 1.96m che ricorda un po’ un giovane Cavallero in U16 Eccellenza. Le differenze cominciano sul lato fisico, caratteriale e probabilmente di contesto. Gabriele non ha lo stesso body frame nella parte superiore del corpo di cui poteva disporre Cavallero a 16 anni, non ha ancora un gioco abbastanza solido spalle a canestro, difensivamente è attento sulle linee di passaggio ma fugge un po’ dallo scontro fisico quando il suo uomo cerca di sigillare sotto. Sui cambi invece è competente e può tenere anche piccoli e ali non pari taglia (più robuste). A Forlì (per il momento) non è la prima opzione offensiva: Berluti, Ercolani, Bonomi hanno tanti possessi, tanti tiri; ma si vede l’intenzione di svilupparlo in un’ala tecnicamente polish, non solo bella da vedere per la fluidità o l’eleganza, ma anche capace di riconoscere una data situazione. Quell’archetipo che oggi, in altri pari età, si potrebbe identificare in giocatori come Stefano Bosio di Varese Academy o Mattia Mecenero della Scaligera Verona.

BATRIC VELIMIROVIC (Roseto Academy | Stretch Forward | 2007 | #12)

Per quanto abbia faticato nella partita contro gli undersized big men di Bassano (quasi mai coi piedi dentro l’area andando a sbattere contro le difese muro di Brian Angeletti o Perez), l’ala montenegrina di Roseto Academy ha mostrato dei tools in attacco molto interessanti. Floater, fade away morbido mano dx/sx, un tocco che può portarlo a sviluppare una dimensione perimetrale che adesso non riesce ancora a “nutrire” per via di un ball handling con soluzioni limitate e un primo passo che gli fa spesso chiudere il palleggio prima dello smile. Impiegato anche in serie C (quasi 17 punti di media), Roseto può essere un’ottima piazza dove continuare a crescere bene.

TOMMASO PILLASTRINI (College Borgomanero | Oversize Point Guard | 2007 | #7)

Un cognome che non ha troppo bisogno di presentazioni. Papà Stefano è uno dei più grandi allenatori di A2 in circolazione, uno dei più bravi a dare spazio nei suoi roster proprio ai giovani come suo figlio (Marangon, Isotta e Furin oggi a Cividale, Davide Moretti e De Zardo prima alla Nutribullet Treviso). Tommaso è una point forward dal QI che sarebbe un po’ il sogno di ogni allenatore. Ogni scelta è presa riconoscendo la possibilità migliore, a volte anche due giri più avanti rispetto ai compagni che non colgono un passaggio perché non in visione o non pronti a cambiare velocità per ricevere. Può costruire per gli altri anche spalle, legge bene stunt e difese sui p&r. Ha ottimo tiro, anche sbilanciato ed è il tipo di giocatore che va in gas contro le squadre e che quando entra in trance agonistica ti infila anche 3 bombe di fila (5/10 da 3 vs Stella Azzurra). Non è uno sprinter, né possiede una grande esplosività verticale, ma in difesa regge bene sui cambi esterno – interno e ha qualche buona intuizione sulle linee di passaggio. La sua naturale evoluzione sarà quella del play di taglia grande (già oggi è alto 192cm).

Menzione d’onore per:

JULIAN GARDINI (Unieuro Forlì | Centro | 2008 | #51)

ANDREA BRESCIANI
(Derthona Basket | Ala | 2008| #8)

LEO TADINI
(College Borgomanero | Ala | 2007 | #24)

VALENTIN CURBELO (Stella Azzurra Roma | Playmaker | 2007 | 4)

ADAM CHAFRI
(College Borgomanero | Centro | 2008 | #12)

DAVID JACK BONOMI (Unieuro Forlì | Guardia | 2009 | #21)

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